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venerdì 13 gennaio 2023

ARCHIVIAMO LE FESTE: parte 2

 Come avevo anticipato nel post precedente, continuo nel mio racconto delle vacanze da poco trascorse, in Puglia. Ripartiamo dalla visita guidata al Castello Aragonese di Taranto; dicevo di non essere mai riuscita a ritagliare del tempo per visitarlo quando vivevo lì e quando mi si è presentata l'occasione, l'ho colta al volo. Ho voluto portare con me anche i miei nipoti per fargli vedere qualcosa di diverso ^^; entusiasti per la gita fuori porta, una volta arrivati in città e ritrovatisi "circondati" dai due mari, non sapevano dove guardare. Non vi dico poi quando hanno visto il ponte girevole: tutti elettrizzati dal poterlo attraversare con le proprie gambe; per non parlare del fatto di aver sopraffatto lo zio con milioni di domande sul suo meccanismo, quando si apre e così via ^^.

Tornando al castello, c'è da dire che ha una struttura molto antica risalente addirittura al periodo greco (IV-III a.C.); su questa poggia la fortificazione bizantina e la successiva normanno-sveva-angioina (tutte visibili tra l'altro).

La costruzione del castello fu voluta dal re di Napoli Ferdinando d'Aragona per rafforzare le difese contro i turchi. È formato da cinque torri circolari: San Cristoforo, San Lorenzo, Sant'Angelo (costruita coi fondi dei cittadini), Bandiera e Annunziata.

Le difese del castello erano costituite da casematte, cannoniere, camminamenti, feritoie e caditoie per la difesa piombante. Gli spagnoli ne completarono la costruzione con nuove fortificazioni, rendendolo di fatto, inespugnabile.


Col passare del tempo però, il castello divenne inefficace contro i nuovi armamenti, per cui fu convertito a caserma e prigione: qui ha vissuto la sua prigionia il generale Alexandre Dumas nel 1799.

Nel 1883 la torre di Sant'Angelo fu abbattuta per costruire il ponte girevole e quella di San Lorenzo venne modificata per accogliere gli ingranaggi di apertura del braccio alimentati da una movimentazione idraulica che veniva rifornito da una cisterna posta in cima al torrione.

Oggi la Marina Militare supervisionata dalle soprintendenze dei Beni Archeologici e Architettonici, si sta occupando del restauro degli ambienti esterni e interni del castello.

Non sapevo della prigionia di Alexandre Dumas (padre) nel castello e mi sono appassionata alla vicenda.

"Fine 1700. I rapporti tra Dumas e Napoleone erano complessi; questi nominò Dumas generale d’armata. Prima ne elogiò l’abilità guerriera e poi ne troncò la carriera escludendolo dall’esercito. Il generale era un valoroso cavaliere mulatto, letteralmente idolo delle donne dell’epoca e padre di Alexandre, il romanziere de Il Conte di MontecristoDumas aveva un carattere poco accomodante, per cui poco si prestava ai compromessi. Infatti, non furono poche le schermaglie con Napoleone. Nel corso della campagna d’Egitto, quando ormai i loro rapporti erano conflittuali, Dumas lasciò Alessandria con una corvetta ridotta in pessime condizioni dal tempo e dall’uso. Durante la traversata in mare, questa subì ulteriori danni e costrinse il generale a deviare verso il porto più vicino: Taranto, all’epoca parte integrante del Regno di Napoli, governata dai BorboniC’è da dire che Dumas pensava di trovarci le bandiere francesi poiché, due mesi prima, i rivoluzionari appoggiati da questi,  avevano cacciato dal trono re Ferdinando, rendendo Taranto una repubblica. In realtà ci trovò inediti vessilli su cui, all’emblema dei Borboni, era sovrapposta una croce: in due mesi la repubblica era già caduta sotto il controllo dell'esercito della Santa sede, capitanato dal cardinale Fabrizio Ruffo. Questo portò all’arresto del generale Dumas e alla lunga prigionia nel Castello Aragonese nel corso della quale gli furono inflitte numerose torture." 

La guida ci diceva che il figlio scrisse il romanzo del Conte di Montecristo per riscattare la figura del padre, trattato ingiustamente durante la sua vita.

Credo di essermi fatta prendere un po' troppo dalla "passione storica" ^^, quindi concluderò il post delle feste coi regalini ricevuti a Natale: dal sacro al profano XD XD XD.




All'interno del sacco c'è un pandoro fatto in casa:



Uno scaldapiedi sofficioso adatto alla stagione ^^:






Siccome avevo un buono ricevuto al compleanno, ho pensato di abbinare una borsa al portachiavi ricevuto ^^:

Ja ne!






2 commenti:

  1. Sono felicissima di sapere che hai passato delle belle feste, mi sembra già un secolo che sono terminate. Bellissimi anche i reali che hai ricevuto 😍

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