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giovedì 4 aprile 2024

VILLA TORLONIA

 Il giorno di Pasqua con mio marito, abbiamo deciso di andare a Roma per passare una giornata diversa. Il tempo non era dei migliori, tuttavia è stato clemente. 

La meta della nostra gita questa volta, è stata Villa Torlonia, la villa nobiliare più recente romana.


All'interno ci sono vari edifici e in ognuno abbiamo trovato delle mostre che abbiamo visitato. In realtà ciò che mi ha spinto a voler visitare questa villa, è stata la possibilità di vedere la Serra Moresca e la Casina delle Civette; ma andiamo con ordine.

Il primo edificio che abbiamo visto è stato il Casino Nobile che ospita un piccolo museo dedicato a quanto rinvenuto nella Villa e proveniente dalla collezione di statue della famiglia Torlonia.









Il percorso termina con la ricostruzione della camera da letto di Giovanni Torlonia con i mobili usati da Mussolini, all'epoca della sua permanenza in villa dal 1925 al 1943.


Nel Casino dei Principi invece, è possibile visitare una mostra dedicata a Giancarla Frare:


Siccome si era fatta ora di pranzo, nelle vicinanze della villa abbiamo trovato un bel ristorante jappo dove ci siamo rifocillati:




Soddisfatto ampiamente il nostro bisogno di cibo, siamo tornati in villa per dirigerci verso la Serra Moresca e la Casina delle Civette. Lungo il percorso ci siamo imbattuti in una vegetazione orientaleggiante con bambù:


L'esperienza alla serra non mi ha soddisfatto come avrei voluto (magari anche per via del tempo nuvolo che non ha permesso "la magia" delle vetrate):





Il complesso comprende anche una torre e una grotta:



Come ultima tappa, ci siamo diretti verso la Casina delle Civette: ho adorato l'esterno!






Anche questo edificio ospita una mostra, nello specifico dedicata ad un artista e artigiano romano della ceramica, Virgilio Retrosi.








All'interno della Casina mi sembrava di essere in un'ambientazione fantasy dalle vetrate molto belle:







Decisamente il mio edificio preferito sia per gli interni che per l'esterno!

Una volta rientrati a casa, mi è venuta voglia di rivedere la saga di Harry Potter XD XD.

Bene, per il momento è tutto

Ja ne!

giovedì 28 marzo 2024

CERALACCA

 Oggi pomeriggio sono qui per parlare del mio nuovo interesse: la ceralacca. Ho rimuginato un po' sul fatto di acquistare o meno tutto l'occorrente; nelle fiere creative passate, ho visto delle dimostrazioni che mi attraevano. I prezzi sono stati un po' un deterrente in verità (per fare una semplice prova mi sembrava eccessivo spendere una "fortuna" per le mie tasche).

Stavo per lasciar perdere ma giorni fa, mentre cercavo altro in rete, l'occhio è "caduto" su un kit a buon prezzo: e che fai, non lo prendi?! 

Qualche giorno dopo è arrivato il pacco e solo oggi sono riuscita a fare delle prove. Nel kit ho trovato: un sigillo, buste da lettera, candele, ceralacca porzionata in vari colori, un supporto e un colino, due pennarelli metallizzati.


Dopo aver predisposto il tutto su una base in silicone, ho iniziato le mie prove ^^:



Ho messo la candela all'interno del supporto e ho posizionato il colino con delle pasticche di ceralacca (ho iniziato con cinque). Una volta sciolte, ho versato il liquido sulla base di silicone e messo il sigillo. L'ho lasciato così giusto il tempo di far freddare la cera. 


Nel colino ho aggiunto nel mentre, altre "pepite" di colore diverso ripetendo l'operazione:



Per ogni "stampo" non c'è stato mai bisogno di pulire il sigillo perché la ceralacca non lascia residui.


L'esperimento è andato avanti, ma riducendo il numero di pasticche nel colino e devo dire che il risultato mi è piaciuto di più. Ho provato anche a creare delle piccole decorazioni con la cera che avanzava (le mezze sfere in basso):


Dopo ho voluto usare uno dei pennarelli del kit su uno dei sigilli fatti per metterne in risalto il disegno:



Certo, le foto non rendono molto ^^'. 

Per poterli usare mi basterà del semplice biadesivo o colla. Il prossimo passo, sarà quello di provare la colata direttamente sulle buste.

Bene, direi che per il momento è tutto

Ja ne!

venerdì 15 marzo 2024

UN FINE SETTIMANA INTENSO

 Prima che la mia memoria faccia cilecca, oggi vi parlerò dello scorso weekend in compagnia di Nyu che ha deciso di fare una pazzia e venire a trovarmi ^^.

Prologo: una settimana prima dell'evento, su Facebook sono comparse le locandine del Mercatino Giapponese o Japan Days che dir si voglia; insieme a lei, abbiamo iniziato a fantasticare sulla volontà di farci una capatina. Mentre ne stavamo parlando, Nyu mi comunica che aveva fatto i biglietti per raggiungermi e poter quindi far avverare la nostra "fantasia": una bella follia!

Sabato pomeriggio è arrivata a Termini e prima di accompagnarla a casa da me, abbiamo fatto un giro nella Capitale per poi fermarci in un pub coreano che volevo provare; insieme a noi c'era anche mio marito, pure lui desideroso di vedere questo pub.




Il locale è piccolo e accogliente e il proprietario si occupa di tutto: dal servizio alla cucina. Io ho assaggiato bocconcini di pollo fritto con salsa di soia (Soya DakGangjung) non essendo amante del cibo piccante; mio marito e Nyu invece, hanno provato i Ttokbokki (gnocchi di riso) in salsa piccante appunto. Il tutto è stato accompagnato da una bottiglia di vino di riso, il Makgeolli.




Ci siamo concessi anche il dolce: c'erano un paio di alternative e ovviamente le abbiamo provate entrambe: una torta di riso glutinoso (simile al mochi), il Chapsaltekk e quelli  che definiscono dolcetti medicinali, i Yak Gwa.


Soddisfatti dell'esperienza, siamo rientrati a casa.

La domenica, nonostante il tempo pessimo con vento e pioggia a tratti, ci siamo dirette verso il luogo del mercatino giapponese. La maggior parte delle cose da vedere si trovavano in uno spazio chiuso, ma causa maltempo, altre attrazioni non erano presenti.



Oltre agli stand che proponevano merce varia, c'era la possibilità di assistere a delle esibizioni.






 


Abbiamo assistito alla vestizione col kimono di una soprano (Erika Nakanishi) che poi ha cantato alcune canzoni  tratte dai film animati dello studio Ghibli:



Altra esibizione che abbiamo apprezzato molto, è stata quella dei Kotan Taiko, con i caratteristici tamburi giapponesi:







Davvero un bello spettacolo! Arrivata ora di pranzo, ci siamo messe in coda per rifocillarci. I gazebo ci coprivano dalla pioggerellina che cadeva imperterrita, ma purtroppo, i posti a sedere non erano tutti al coperto. Ovviamente quelli liberi erano "sotto il cielo"...


Possiamo dire di aver gustato un té matcha caldo al gusto di pioggia ^^'. 

Lasciato il mercatino, prima di rientrare, ci siamo messe in marcia per raggiungere Palazzo Braschi dove abbiamo visto la mostra "Ukiyoe. Il mondo fluttuante. Visioni dal Giappone". L'Ukiyoe è un genere pittorico dell'epoca Edo (1603-1868) che include rotoli da appendere e da srotolare tra le mani, paraventi di grande formato, dipinti su seta o carta, oltre a stampe realizzate con matrice in legno su carta. Davvero molto interessante.

Stanche morte ma felici, siamo rientrate a casa. L'indomani ho dovuto salutare a malincuore Nyu che doveva tornare a Gioia. Questo fine settimana è stato serrato e stancante per le lunghe camminate, ma lo rifarei mille volte con Nyu ^^.

Bene, il mio racconto si conclude qui. 

Ja ne!